LA COLAZIONE DEL POVERO

Da vent’anni al servizio dell’estrema povertà

 

Raccontare un servizio, non è mai una cosa semplice. Il rischio è quello di non cogliere alcune sfumature o dettagli che, al momento, non paiono importanti, ma che si rivelano fondamentali per la piena comprensione di un servizio o di un’attività. E’ per questi motivi che abbiamo voluto raccontarvi questo servizio di “frontiera” attraverso le parole di chi lo svolge e ne conosce bene le dinamiche e meccanismi. E’ un servizio simile a molti altri, che si fa carico non solo di un bisogno ma della persona che lo esprime, perché –come sappiamo bene – la caratteristica di qualsiasi servizio non è quel poco o quel tanto che viene “fatto”, ma del suo “essere” offerto riconoscendo, nella persona che ci sta davanti, la presenza di Cristo

 

Che cos’è la “colazione del povero”?

Si tratta di un servizio realizzato da due Conferenze parrocchiali genovesi, quella dei Diecimila Martiri Crocifissi e quella di San Giuseppe Cottolengo, che distribuisce bevande calde (caffè, caffelatte, the) e merendine confezionate a persone senza dimora o a chi si trova in difficoltà economica o relazionale. L’appuntamento è presso la stazione ferroviaria di Genova Brignole nelle giornate di martedì e giovedì a cominciare dalle 06,00 del mattino.

 

Come si svolge il servizio?

Alcuni volontari –due/tre- preparano le bevande calde nelle proprie case, utilizzando capienti caffettiere e thermos, mentre altri – tre/quattro – si occupano della distribuzione mattutina. Il servizio continua fino ad esaurimento delle scorte: vengono offerti uno/due bicchieri di bevande calde e due/tre merendine ciascuno; in alcuni casi – nella stagione invernale, di solito – vengono consegnati indumenti per proteggersi dal freddo (giubbotti, cappelli, coperte, ecc.). La frequenza media è di 50/60 persone – italiani e stranieri, vecchi e giovani, qualche donna, ex detenuti, persone con problemi di dipendenza che spesso, trascorrono la notte alla stazione.

 

Quali interventi attivate?

E’ un servizio di bassa soglia, quindi aperto a chiunque, che ha lo scopo di avvicinare le persone in modo informale ed esprimere attenzione alle loro problematiche, ascoltare i loro bisogni e, in alcuni casi, offrire accompagnamento individuale per aiutarle in specifiche circostanze come ad esempio la ricerca di un alloggio, le pratiche per ottenere la pensione, l’inserimento in attività lavorative temporanee, un aiuto per situazione mediche o indirizzarle a un servizio specifico.

 

Come recepite i generi necessari?

Grazie alla generosità di alcuni benefattori per le merendine, il latte e lo zucchero ci sono dati dalla Fondazione Banco Alimentare. Per il caffè e il the, abbiamo dovuto organizzarci: abbiamo contattato le imprese di torrefazione chiedendo loro un aiuto, e solo una delle più conosciute ha accettato di donarci il quantitativo necessario a un anno di servizio. Anche i volontari partecipano al servizio attraverso l’autofinanziamento, mentre il Consiglio Centrale ci aiuta con i propri contributi. Oltre a ciò, ci siamo impegnati nell’organizzare alcune iniziative di fund raising, ad esempio spettacoli musicali, durante i quali presentiamo il servizio, per sensibilizzare e quindi raccogliere fondi da destinare al servizio.

 

Da quanto tempo esiste il servizio?

La colazione del povero nasce l’8 dicembre 1994. Non ha mai subito interruzioni, da ventidue anni: si svolge in ogni stagione, in qualsiasi situazione climatica e nelle festività annuali (Natale, Capodanno; Pasqua, Ferragosto).

 

Come vi è venuta l’idea?

L’idea è di due consorelle della Conferenza di San Giuseppe Cottolengo che, prendendo alla lettera il Vangelo, vanno a cercare i “barboni” (così vogliono farsi chiamare) dove si rifugiano per la notte, portando loro bevande calde e merendine, assieme a un sorriso e a qualche parola di conforto.

 

Quali motivazioni stanno alla base del servizio?

Sicuramente le parole di Gesù “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e m i avete dato da bere, nudo e mi avete vestito……” ci spingono a metterci a servizio di questi nostri fratelli più sfortunati.

Con molti di loro – specialmente quelli più abituali – si instaura una relazione profonda di affetto. Grazie alla semplicità e all’informalità del servizio, spesso i volontari diventano dei punti di riferimento e di sostegno per tutte queste persone.

 

Di che cosa avete bisogno?

Come qualsiasi altro servizio abbiamo bisogno di risorse umane e finanziarie>: la gestione dei turni di preparazione e distribuzione risulta a volte complessa, perché molti volontari svolgono ancora un’attività lavorativa, e poi ci sono le assenze per le vacanze e per malattia.

 

Vuoi dirci ancora qualcosa?

Desidero ringraziare quanti hanno sempre creduto in questo servizio e che non ci hanno mai fatto mancare, anche in periodi un po’ difficili, la loro generosità e solidarietà.

 

         PER CONTATTARCI : colazionedelpovero@gmail.com

 

 

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